Il Progetto del “Parco minerario e naturale Luigi Pirandello” elaborato da Maurizio Boldrini, Francesca Anichini e Manuela Ballo dell’Università di Siena (Dispoc) e fatto proprio dal Comune di Aragona, mira a recuperare le strutture della miniera Taccia-Caci di Aragona (Agrigento) che, con piccoli ritocchi, già possono essere utilizzate a fini museali inserendole in un progetto di un Parco che ne esalti la storia, sia la tradizione mineraria e sia l’ambiente naturale in cui queste strutture sono collocate.

Non a caso è stato pensato come uno spazio nel quale far coesistere il rispetto della natura del luogo e la sua funzione originaria con il massimo delle tecnologie che permetteranno a tutti, compresi non vedenti e non udenti ,di svolgere una visita completa del Parco attraverso la segnalazione dei percorsi e delle informazioni riguardanti ogni edificio presente nel sito.

Nell’intero Parco si respirerà quell’aria che ha portato Luigi Pirandello a scrivere alcune delle sue memorabili pagine. Un parco pensato anche per incentivare le forme del turismo sostenibile e mirante a rafforzare l’identità intesa come memoria e conoscenza storica dei luoghi con l’intento di far conoscere il territorio in cui un grande artista come Pirandello modellò il suo talento. Il Progetto, in sostanza, si pone l’ambizioso obiettivo di far diventare la montagna “Mintini” da Presidio Minerario a Presidio Culturale.

L’interesse del Comune di Aragona al progetto sul Parco minerario.

Marco Cumbo, giovane aragonese e membro del comitato organizzatore

Giovanni Lorenzano, giovane Aragonese e membro del comitato organizzatore

Erica Lorenzano, giovane aragonese e membro del comitato organizzatore